Il tennis: la preparazione tecnica
Il tennis: la preparazione tecnica
Gentilissimi sportivi appassionati di tennis, ecco un articolo che può aiutarvi a “ripassare” i vostri fondamentali!
In questo articolo vi illustrerò i contenuti della preparazione tecnica generale e vi mostrerò le basi del diritto!
La tecnica sportiva è un elemento che può essere modificato e perfezionato continuamente.
In campo tennistico, c’è una “prima tecnica”, riferita al colpo, ovvero la tecnica esecutiva del diritto, del rovescio, della battuta e degli altri fondamentali di gioco.
C’è una “seconda tecnica” che è rivolta all’ azione ed è alla base di un contenuto tattico sviluppato correttamente.
La maggior parte dei tennisti a livello amatoriale si affeziona alla ”prima tecnica”, talvolta sulla spinta di alcuni istruttori maniaci del ”colpo biomeccanicamente perfetto”.
Se può essere necessario, per i principianti, riprodurre fedelmente e in maniera efficiente i fondamentali tecnici, è assolutamente inutile progredire il percorso tennistico senza inserire contenuti legati alla costruzione del gioco.
La prima tecnica, se esaltata e se vista come fine a se stessa, costruisce un “picchiatore”.
La seconda, che deve inglobare necessariamente la prima, costruisce un giocatore.
La tecnica quindi deve essere considerata come parte integrante della tattica individuale.
Nel match, il giocatore di tennis esegue e dunque deve allenare, delle azioni tecniche concatenate nell’ambito di situazioni di gioco d’attacco e di difesa in condizioni di scontro con un avversario ed in regime di sollecitazione delle capacità condizionali e mentali.
L’intensità di queste sollecitazioni è variabile.
Nelle righe che seguono, cercherò di dare risalto in maniera intuitiva agli aspetti tecnici dei fondamentali di gioco.
Nelle immagini vedrai, quasi sempre, riferimenti al colpo del diritto, per comodità di trattazione: queste riflessioni si applicano anche al rovescio!
L’approccio
Come detto, l’applicazione della tattica è importante.
Occorre però anche eseguire i giusti movimenti.
Come puoi dunque eseguire un buon colpo di diritto?
Non è importante come colpisci la palla ma è decisivo dove la indirizzi.
Ciò che conta è trasferire bene il peso del corpo sulla palla, curarsi di accompagnare bene il colpo e tenere l’ angolo braccio-racchetta costante durante tutto il movimento.
L’apertura, il grip, il telaio, l’ uso degli effetti sono elementi importanti e vanno conosciuti.
Puoi però benissimo ottenere un colpo efficace anche con un’ apertura minima, un telaio, un grip e un effetto qualsiasi.
Se però non curi il movimento delle gambe e il corretto trasferimento del peso del corpo verso la palla, non avrai scampo!
L’apertura
Quando ci si accinge a giocare il colpo, occorre sempre preparare (back- swing, aprire) in tempo, per poter trasferire ben in avanti il peso e le corrette forze generate dal corpo.
Ruotando le anche si ottiene più velocità di braccio e di racchetta.
Con una preparazione insufficiente, l’unico modo per generare forza è quello di impiegare soltanto i muscoli del braccio, rischiando dei pericolosi infortuni da sovraccarico.
Con una preparazione insufficiente, non c’ è nessuna accelerazione della racchetta o trasferimento del peso.
L’unico modo di generare forza è quello di usare smisuratamente i muscoli del braccio.
Ci sono semplici regole che puoi imparare, per migliorare l’apertura.
1. reagisci subito, anche mentalmente, dopo l’impatto dell’ avversario.
2. attendi con i piedi reattivi e pronti a partire. Esegui un buon split – step.
3. tieni alta la testa della racchetta.
Questo accorgimento ti aiuta a muoverti senza essere ostacolati dalla racchetta e tenerla già all’altezza giusta per colpire.
In questi casi, guadagnare anche pochi decimi di secondo, è fondamentale.
Nell’immagine, puoi notare come lo sguardo sia fisso e concentrato sulla palla, allo scopo di anticiparla, la testa della racchetta sia alta e ben bilanciata. Il giocatore è dunque pronto a reagire a qualunque colpo realizzato dal compagno o avversario.
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Il giocatore che attende con la racchetta bassa, i piedi aderenti al suolo, il busto alto e le ginocchia distese, in nessun caso potrà effettuare un primo passo rapido ed esplosivo verso la palla.
L’altro braccio, nel diritto, ha la funzione di creare una leva per ottenere un’ accelerazione potenziale maggiore del colpo.
Inoltre, in questo modo, è più facile seguire la traiettoria della palla e fondare una base solida.
L’ accelerazione che si ottiene in questo modo va compensata con una leggera aggiunta di topspin.
Evita tuttavia tutti i movimenti che facciano aprire troppo presto le spalle.
Assicurati che la gamba destra, situata posteriormente nel movimento del diritto (se sei un destrorso) sia piegata, mentre stai ruotando le anche, il tronco e le spalle.
Il movimento di apertura deve essere compatto, per avere un buon controllo.
Se la parte inferiore del manico della tua racchetta fosse una pila, il raggio di luce nella preparazione non dovrebbe mai puntare dietro di te o sul tuo lato, bensì deve sempre proiettare in avanti.
Questa è tutta l’apertura di cui hai bisogno per effettuare un colpo efficace.
Riassumendo, si può dire che occorre preparare per tempo ed effettuare uno swing compatto.
Ma qual è il modo più semplice per ottenere entrambe le cose?
Per comprenderlo bene, puoi considerare due semplici concetti.
1.la racchetta è l’ ultima cosa che si muove nella preparazione, dopo che le anche si sono girate.
Le anche e i piedi sono il centro del movimento!
Si è parlato della necessità di un movimento continuo: il percorso della racchetta, durante l’esecuzione del colpo, ricorda molto un otto rovesciato.
Il simbolo dell’infinito è la base per un colpo sciolto, controllato e bilanciato.
Il movimento, una volta iniziato, deve essere continuo e la racchetta non si deve mai fermare.
Ti accorgerai che i colpi dei quali perdi il controllo sono quelli che arbitrariamente vengono colpiti fuori dalla figura 8 rovesciata.
Naturalmente l’apertura non è sempre uguale per ogni colpo.
Una palla bassa e corta va affrontata aprendo in via diretta.
Variando il backswing si aggiusta il timing e il ritmo in funzione dei diversi colpi avversari.
Per un corretto accompagnamento, cerca di visualizzare un lungo corridoio con dei gradini posti al suo termine (nell’immagine sopra in blu)
L’immagine sopra mostra la proiezione della testa della racchetta e il palmo della mano che percorrono tutto il corridoio e ”salgono” i gradini.
Nel corso degli allenamenti puoi provare sia l’apertura diretta sia l’apertura ampia, notando le differenze, in relazione al tipo di palla da colpire.
Il contatto con la palla
Tutti i colpi vengono inizialmente analizzati partendo dalle anche e dai piedi e poi lavorando sul resto dello swing, per l’ apertura e l’ accompagnamento.
L’impatto con la pallina deve essere centrato.
Per questo, è meglio eliminare il maggior numero di incognite nell’ esecuzione del colpo e variare minimamente il ritmo dello swing.
Questa tecnica veniva impiegata una volta, quando si giocava con le racchette di legno e un colpo “strappato” e discontinuo non consentiva alla palla di giungere lunga.
L’effetto che la palla subisce non deve essere esasperato.
Nel topspin l’accelerazione della testa della racchetta deve avvenire verso l’ avanti-alto, non solo verso l’ alto, impiegando solo il 10 % di spin, allo scopo di esporre una porzione del piatto corde più ampia al contatto con la palla.
Se hai il timore che, così facendo, il colpo finirà lungo, devi sapere che spingere la palla, decelerando la testa della racchetta provoca una perdita di controllo e un aumento di tensione nel braccio, causando infortuni.
Accelerare la testa della racchetta non significa necessariamente colpire velocemente.
Si può colpire anche ad una velocità controllata.
Il punto in cui controllo e potenza sono ad uno stato elevato, corrisponde ad un angolo di 45°, rispetto al piano delle spalle.
L’angolo di 45° è la bisettrice tra il piano orizzontale e quello verticale.
Lì il punto di contatto è il più naturale per colpire, in particolare nella volée e nel servizio.
Perciò non è corretto affermare che la palla va semplicemente colpita davanti al corpo.
Spesso si sente dire che la palla va colpita ben davanti al corpo.
Ciò non significa davanti al piede anteriore, piuttosto ad un angolo di 45° e lungo il percorso compiuto dal volo della pallina.
L’aspetto centrale da comprendere è quello di evitare di separare in parti distinte il colpo dal movimento, per poi provare a riunire frettolosamente le due cose.
Gli unici giocatori che dovrebbero, genericamente, piegare le ginocchia ad ogni colpo, sono i principianti.
I professionisti spesso ricevono una spinta così grande dal terreno che colpiscono in volo.
Dire loro di stare bassi sarebbe fuori luogo.
L’approccio non lineare si basa, come ti ho detto, sul movimento continuo e ondulatorio della figura 8 rovesciata, a forma di infinito.
Nelle righe che seguono, leggerai alcuni semplici esercizi che svolgerai per migliorare il contatto con la palla.
Esercizio 1. La reattività
Ti posizioni a fondocampo con lo sguardo rivolto a rete e i tuoi piedi e le tue gambe reattive.
Il tuo compagno lancia, da dietro, una pallina sopra la tua testa e tu, muovendoti in avanti verso di essa, esegui un diritto, o un rovescio, secondo le indicazioni dell’esercizio.
Noterai subito come il punto di impatto sia molto avanzato.
Memorizzalo, perché quello deve essere il contatto ottimale.
Lo stesso esercizio si può eseguire provando a scattare da una sedia o da una fitball.
Un impatto avanzato permette di trasferire le forze dalla parte bassa a quella alta del corpo.
Al contrario,un impatto arretrato costringerebbe a colpire verso l’ alto in modo affrettato e senza efficacia.
Esercizio 2. Focus sulla palla.
Devi necessariamente imparare a focalizzare lo sguardo sulla palla al momento dell’impatto, affinché questo sia centrato, soprattutto nelle situazioni difficili e di equilibrio precario.
Impara che fino a quando il piatto corde non scompare dal campo visivo, non devi alzare lo sguardo verso il campo avversario.
Esercizio 3. On the net
Per assicurarti che, nell’ esecuzione del colpo, il piano delle corde non sia troppo chiuso o aperto, esegui, di fronte alla rete, un diritto, o un rovescio, a vuoto.
Quando la racchetta raggiunge la rete, verifica sia parallela.
Puoi eseguire questo esercizio anche facendo scorrere una pallina sopra il nastro, simulando un colpo in topspin.
In questo caso focalizza lo sguardo sulla palla e sull’ inclinazione della testa della racchetta.
Abituati ad un impatto centrato.
Ciò eviterà colpi steccati e conseguenti dolori al braccio.
L’accompagnamento della palla
L’accompagnamento del colpo deve essere necessariamente lungo, altrimenti, nel caso in cui fosse abbreviato, porterebbe la racchetta a decelerare durante l’impatto.
Il peso deve essere distribuito sul piede anteriore, in appoggio, sino a dopo l’ impatto.
Evita la tentazione di rialzarti troppo rapidamente, portando il peso sul piede posteriore!
Ciò non significa che bisogna indugiare dopo l’ impatto.
Colpisci con cura, accompagnando il gesto con fluidità e naturalezza.
Poi, al termine, i tuoi piedi devono muoversi immediatamente e consentirti di ritornare subito in posizione, per giocare il colpo successivo.
L’ accompagnamento deve essere naturale, non forzato, e occorre pensare a come si muove la faccia della racchetta durante l’ impatto, non a dove essa terminerà.
Ora hai letto le basi della preparazione tecnica!
Sei principiante e hai iniziato a giocare da poco?
Quando giochi, applica anche soltanto una parte di ciò che hai letto e sarai soddisfatto delle tue basi tecniche!